Home » Come funziona?

Due etti di anti-prosciutto di quello in offerta, grazie

Saremo presto invasi e distrutti da fiumi di antimateria? Non proprio, ma questo spauracchio di “Angeli e Demoni” fa più parte del nostro quotidiano di quanto non pensiamo. E questo perchè al dipartimento dell’energia di Brookhaven, USA, dei ricercatori hanno confermato il ritrovamento di nuclei di anti-Elio 4, e la notizia è stata pubblicata anche sull’importante rivista Nature.

 

Il rilevatore STAR presso il Relativistic Heavy Ion Collider, al Brookhaven National Laboratory. Credit: http://www.bnl.gov

Come tutti sappiamo, l’universo in cui viviamo non è continuo (come al contrario ritenevano i filosofi greci, che con esperimenti ideali dividevano tutto all’infinito per poi ritrovarsi con un velocista che mai raggiungeva la tartaruga che stava inseguendo), ma dividi tu che divido io, si arriva ai costituenti fondamentali di tutte le cose: materia, energia e cognati vari.

Per quanto riguarda la materia, a furia di spaccare le cose in pezzi sempre più piccoli (come impariamo da bambini, il modo più diretto per capire come sono fatte le cose è spaccarle), ci si ritrova con l’ultimo, infrangibile frammento che i fisici chiamiano, per l’appunto, “elementare”, perchè non è fatto di null’altro se non di sè stesso.

Di tutti i tipi di particelle esistenti, tutto ciò che tocchiamo con mano è fatto sostanzialmente di tre cose: elettroni, quark up, quark down (gli ultimi due sono i mattoncini che formano i più familiari protoni e neutroni). Questi oggetti sono effettivamente “elementari” nel senso che non si può spaccarli in niente di più piccolo, per quanta forza si faccia nel farli scontrare gli uni contro gli altri (fortunatamente, i bambini non hanno accesso agli acceleratori di particelle).
Tutte queste particelle hanno una controparte speculare, dotata di analoga massa, ma con caratteristiche opposte (tra cui la carica elettrica). Predette nel 1928 come conseguenza della specularità dei fenomeni del nostro universo, sono state poi identificate effettivamente in laboratorio, e si è scoperta una loro interessante proprietà: quando un’anti-particella (così si chiama) incontra la sua partner “normale”, cessa di esistere trasformando tutta sua massa raggi gamma – cioè fotoni, le particelle di cui è “fatta” anche la luce – in una reazione detta “annichilazione”.

Esistono così “antielettroni” – che si chiamano positroni -, “antineutroni”, “antiprotoni”, e così via, che hanno l’aspetto – caratteristiche opposte a parte – di normali elettroni, neutroni, protoni, ma che incontrando i loro “gemelli malvagi”, svaniscono in un lampo di luce (quasi letteralmente).
Tutta questa premessa per dire che nel nostro universo, e anche qui sulla Terra, esistono continuamente “gemelli malvagi” della nostra materia, capaci di annientare le cose così come le conosciamo. E soprattutto, li si può trovare nelle cose di tutti i giorni, diluiti nella nostra atmosfera (per tempi infinitamente piccoli!), negli esami strumentali che si fanno in ospedale, o in svariati laboratori del mondo. Imparare a “schivarli” sarà il cuore della prossima puntata!

Tag:, , , , , ,

Scritto da Piermatteo Barambani Pubblicato il 13 luglio 2011

 

Se ti é piaciuto questo articolo, rimani aggiornato:
seguici anche su Facebook!

2 Commenti »

  • Ho fatto due etti e mezzo di anti-cotto, lascio? | OMG! Science! dice:

    [...] Dicevamo che sul nostro pianeta esistono copie speculari di ogni micro-elemento che costituisce la materia: è la cosiddetta “anti-materia”. O, come preferiamo chiamarle noi, i “gemelli malvagi” delle particelle subatomiche. [...]

  • E Dio disse: ridatemi il mio bosone, ladri! | OMG! Science! dice:

    [...] proprio il fantomatico bosone di Higgs. Ma che cos’è il bosone di Higgs? La materia alla fine non è fatta di tante cose diverse, e così come sono pochi i “mattoncini”, sono pochi anche le “colle” che tengono assieme i [...]