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Mi faccio una lastra o fumo una bella sigaretta?

La lastra al torace di Marylin Monroe. http://www.luxuo.it/tag/lastra

Certo, vedere le proprie ossa passate dai raggi X e immortalate su una lastra è una soddisfazione maggiore rispetto al fumarsi un pacchetto di sigarette. Almeno, per quelli come me che sono appassionati di scienza. E poi, le sigarette fanno male, no?
Però bisogna dire una cosa: chi fuma 20 sigarette al giorno, per un anno, si becca radiazioni come se si sottoponesse a 300 radiografie. E’ quasi come fare una lastra al giorno, e con i tempi che corrono non so quanto sia lunga l’attesa per prenotare un singolo esame, figuriamoci 300. Sfido che poi la gente fuma: l’effetto è lo stesso, ma non devi fare la fila in ospedale.
Comunque, a me piace l’idea di qualcuno che si fa una lastra al giorno, e poi le fa scorrere tutte insieme come i pupazzetti che si disegnavano negli angoli dei quaderni; però bisogna pensare anche alla salute.

E alla nostra salute ci pensa il sito di Repubblica, che in un suo articolo tuona: “Le sigarette sono radioattive, e l’industria lo sapeva”. Ma forse, per amor di correttezza, bisognava scrivere “Le sigarette sono radioattive, e la scienza lo diceva da un pezzo”, come spiega piu’ pacatamente (ma molto piu’ efficacemente) un articolo pubblicato nel 2006 su Tabaccologia. Non è certo l’unico di questo tipo (leggendo l’articolo, si scopre che la presenza del polonio nelle sigarette è nota dagli anni ’60), ma mi piaceva il fatto che sia bilingue, e il suo efficace titolo: “Polonio 210 nel fumo di tabacco: il killer radioattivo”.

Riassumendo: non solo le sigarette fanno malissimo già di loro, ma c’hanno pure il polonio dentro*. Che roba è questo polonio? La wiki dice che è stato il primo elemento chimico ad essere legato a una controversia geopolitica: fu chiamato così da Marie Curie e da suo marito, in onore della terra natale di lei che in quel momento lottava per l’indipendenza dall’impero russo.

Spulciando alcuni siti si scopre anche che la radioattività del polonio, a parità di peso, è circa 400 volte maggiore rispetto all’uranio. La scoperta di questo elemento portò i Curie a trovare in seguito anche il ben più pericoloso radio, e il loro amore per la scienza li ha infine resi anche fosforescenti. (No, questa me la sono inventata: però secondo me qualche particella radioattiva la emettevano, dopo aver manipolato per anni così tanti elementi pericolosi, e dopo essere morti in seguito alle conseguenze delle radiazioni. Anzi, per essere precisi lei morì di radiazioni, lui sotto una carrozza).

Non so quanto del polonio contenuto nelle sigarette possa attaccare i non fumatori attraverso il fumo passivo (le particelle alfa, emesse da questo elemento chimico, possono percorrere solo pochi centrimetri: quindi il fumatore lo beccano di sicuro, gli altri non saprei). Però la prossima volta che vedete qualcuno fumare, potete fare due cose: uno, allontanarvi pian piano ma il prima possibile, per non essere appestati dal puzzo e dalle sostanze tossiche e/o cancerogene; due, fargli leggere questo articolo e i relativi link.
Se poi i fumatori siete voi stessi… beh, ma non è meglio farsi 300 lastre? Scommetto che non avete mai sentito dire di qualcuno che “puzza di lastra”. Pensateci.

 

* e chi si chiede cosa diavolo ci fa un elemento radioattivo nel tabacco, troverà risposta nell’articolo di Tabaccologia.

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Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 28 ottobre 2011

 

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3 Commenti »

  • Osiride dice:

    Bell’articolo… servisse a qualcosa ;)

    • Giovanni Argento dice:

      hai ragione, i fumatori sono duri a convincere… ma se ne ravvedo almeno uno, e’ gia’ un grande risultato :)

  • brucio dalla voglia di far benzina! | OMG! Science! dice:

    [...] li ho visti io, nemmeno ci riescono) e cercare di non fumare, almeno in quel momento (un po’ per il polonio, un po’ perchè i vapori del carburante prendono fuoco come niente). Poi c’è una [...]