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Formiche col contapassi, e passeggiate nel deserto

Quella che vedete nella foto non è una formica bionica, e nemmeno un esoscheletro alla Alien per esplorare le lande desolate. E’ una formica su dei trampoli, che certi ricercatori di Zurigo le hanno appiccicato per verificare un fatto sorprendente.

La formica in questione è una Cataglyphis fortis, volgarmente conosciuta anche come formica del deserto sahariano. In una distesa di sabbia è ovviamente difficilissimo trovare briciole di pane o altri cibi succulenti vicino alla propria “tana”, come accade alle formiche di città. Quindi, questi piccoli insetti devono fare un sacco di strada per trovare del cibo, in mezzo a una panorama dove è tutto uguale. E poi, ovviamente, devono tornare a casa. Ma come fanno a ritrovare la strada, e a non perdersi?

Qualcuno ha sospettato usassero l’olfatto, qualcun altro che usassero un sistema di orientamento basato sulla posizione delle stelle (con tanto di studi al riguardo [pdf]). La verità è che queste piccoline contano i passi che fanno allontanandosi dal nido; e, sulla via del ritorno, mentre trascinano una briciolina gigante o un insetto nemico, contano lo stesso numero di passi e ritrovano lo zerbino di casa.

Gli scienziati hanno scoperto il “contapassi” naturale di C. fortis con un trucco: dopo aver fatto trovare ad alcune formiche del cibo a circa 10 metri di distanza dal nido, le hanno prese e hanno manipolato la lunghezza delle loro zampette. Ad alcune le hanno accorciate; ad altre le hanno allungate, con quei piccoli trampoli rossi che vedete nella foto. Il risultato? Le formiche con le zampette più corte tornavano sì verso casa, ma si fermavano ben prima di raggiungere il nido (si sa, con le gambette corte si coprono distanze inferiori). Quelle con le zampette più lunghe, invece, finivano ben oltre il nido (perchè si sa anche questo: che con zampette lunghe, a parità di passi, si ha una “falcata” più ampia, e ad ogni passo si percorre più strada).
Inutile dire che le formiche con le zampette normali finivano dritte dritte nel loro nido, non un passo in più né uno in meno. E c’è anche la prova del nove: se le formiche partivano dal nido alla ricerca di cibo con le zampette già allungate, sulla via del ritorno (e con le loro zampette lunghe) ritrovano casa senza problemi. Proprio perchè, dicono gli scienziati, hanno “contato” i passi, con una sorta di contapassi infilato nel loro sistema nervoso, che verrebbe azzerato ogni volta che gli insetti rientrano nel nido.

Non è pazzesco?

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Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 25 novembre 2011

 

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