Home » Esperimenti bizzarri

Vivere in un plastico? Be’, se è molto grande…

Quante volte avete usato, o avete sentito, l’espressione “ma tanto è di plastica” per indicare un prodotto a buon mercato, di dubbia qualità o di fattura scadente? Se avete una bassa opinione delle materie plastiche dovrete ricredervi, perché la ricerca ha alfine promosso questi materiali da volgari imitazioni di elementi più nobili come il metallo ed il vetro a perfetti succedanei: più economici, più leggeri, più resistenti, più.

Questo è quanto stabilito alla fiera svoltasi ad Orlando all’inizio di aprile, che ha riunito sotto un solo… tendone la National Plastics Exhibition (NPE) e l’ANTEC (the annual technical conference of the Society of Plastics Engineers).

Una delle attrazioni salienti della fiera è stata la presenza di un camion, prodotto dalla Volvo, nel quale una vasta percentuale di componenti metalliche è stata rimpiazzata da materie plastiche; la riduzione in peso che ne consegue consente di risparmiare circa il 20% del carburante. Nello specifico, gran parte della carrozzeria è costituita da una resina di policarbonato/acrilonitrile-butadiene-stirene (Cycoloy) rinforzata con fibra di vetro, che le conferisce la necessaria resistenza agli urti. Le cover dei fanali sono invece realizzate in resina di policarbonato (Lexan), mentre i deflettori dell’aria contengono polibutilene tereftalato ricavato dalle bottiglie d’acqua riciclate.

Ma le novità non si fermano qua: anche il traffico su rotaia potrebbe a breve beneficiare della versatilità delle materie plastiche. Una collaborazione tra diverse industrie (tra cui Bombardier e Bayer) ed Università tedesche ha dato alla luce un materiale composito la cui struttura interna è costituita da paper honeycomb* racchiusa da un guscio di poliuretano rinforzato con fibra di vetro. L’applicazione? Fabbricare una delle parti più delicate di un treno: l’alloggiamento del motore diesel. Questo componente risiede direttamente sotto la carrozza ed ha pertanto il compito di proteggere il motore dagli urti, di limitare le eventuali perdite di olio e di bloccare le fiamme in caso di incendio. Come se tutto ciò non bastasse, la riduzione del 30% in peso si accompagna ad una pari riduzione dei costi complessivi.

Del resto, già un decennio fa Hendrik Schön parlava di “Plastic Fantastic”. Peccato che la sua fosse un po’ troppo… fantastica.

 

Miniatur Wunderland è il più grande plastico ferroviario del mondo... sinora.

 

*è un materiale utilizzato nell’edilizia, consistente in una struttura ad alveare (honeycomb) di carta rinforzata racchiusa tra due strati di fibra di vetro; ha delle proprietà meccaniche superiori a quelle dell’acciaio ma costa sensibilmente meno.

Tag:, , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Scritto da Sabrina Pubblicato il 23 aprile 2012

 

Se ti é piaciuto questo articolo, rimani aggiornato:
seguici anche su Facebook!

8 Commenti »

  • Marco dice:

    uhm… a me la plastica piace proprio pochino (lexan a parte) qualcuno dice di averci costruito addirittura un motore endotermico… ma non i collettori di aspirazione, pare abbia fatto proprio il monoblocco -___- poi non se ne è più sentito parlare, probabilmente è rimasto fermo al casello in autostrada per il mare l’estate scorsa, me lo immagino bestemmiante con un crostone di plastica fusa sporco d’olio sotto la macchina.

    Per come la vedo io la plastica va bene con la funzione di copertura (estetica) ma a livello strutturale la vedo ancora abbastanza male. *Una grande utilità invece ce l’ha come sostituta del vetro… mooolto meno pesante, molto più facile da lavorare e spesso infrangibile. Vedi il lexan infatti che è adatto ad essere piegato a freddo e con un’elasticità tale da poter esser preso pure a sassate.

    • Sabrina dice:

      allora questo post era proprio per te ;)
      probabilmente, per molte persone, la nozione di “plastica” esclude ancora tutta la vasta gamma di materiali, ad esempio, compositi.
      raccomando i libri di testo dell’indirizzo materiali strutturali del corso di laurea in scienza dei materiali.

      • camilla dice:

        Anch’io di base non amo la plastica, ma credo sia un materiale che nasconde ancora grandi potenzialità, da come si legge anche da questo interessante articolo.
        Penso che se può sostituire materiali strutturali, pesanti e complessi c’è solo da guadagnarci, soprattutto se tutto ciò facilita il riciclo.

        Le automobili, ad esempio: oggi è difficile suddividere i materiali che le compongono e riciclarli.
        Se la plastica sostituisse molte componenti potrebbe rendere il riciclo più semplice e quindi l’uso dell’automobile più sostenibile.

        • Marco dice:

          Sabrina mi ricorda giustamente che la parola “plastica” si usa comunemente per una miriade di materiali diversissimi tra loro, il che è un’arma a doppio taglio se dobbiamo metterla in “sfida ecologica” tra metalli e plastiche.
          Pensate solo alle bottiglie in PET che per essere riciclate devono essere separate dai tappi in PE…. Dividere i metalli dalla plastica è molto meno difficoltoso che separare i vari tipi di plastica. E non dimentichiamo che i metalli d’uso più comune (acciaio, alluminio e rame) sono riciclabili anch’essi forse più di molti materiali plastici.

  • Diego dice:

    io amo il titanio… leggero, resistente (almeno credo), non ne conosco a fondo pregi e difetti ma so che il mio orologio con cassa e cinturino in titanio è leggerissimo ma non infastidisce come plastica o gomma :P
    Avrei una domandina… ma se da quelle fantastiche bocchette d’ aria plasticose si scoprisse che provengono particelle tossiche? O_o
    Dell’ amianto hanno scoperto dopo la tossicità :(

    • Sabrina dice:

      e se dal titanio del tuo cinturino venissero particelle tossiche che penetrano nella pelle…?

      • Diego dice:

        si fa presto ad individuarne la causa?
        La mia domanda era solo provocatoria per capire di quanto si tiene conto della possibile tossicità nelle condizioni d’ uso, oltre che studiare materiali ed utilizzi :P

        • Sabrina dice:

          e la mia risposta era altrettanto provocatoria :P