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La curiosità uccise il gatto, ovvero: i “sette minuti di terrore” per sbarcare su Marte

Meno male che non sono un’ingegnere della NASA*: non avrei mai resistito otto mesi per sapere come va a finire la vicenda di Curiosity, la sonda che dovrà esplorare il Pianeta Rosso.

“Curiosity” è il soprannome del Mars Science Laboratory, lanciato dalla Terra il 26 novembre 2011. Dovrebbe atterrare nel cratere Gale di Marte alle 22.30 del 5 agosto 2012 (ora della California; in Italia sarà già il 6 agosto), e la procedura per portare la sonda sul suolo marziano è talmente complicata che è stata ribattezzata “i sette minuti di terrore”: in quei sette minuti gli ingegneri NASA si giocano anni di studi, calcoli e speranze. E i 2,5 miliardi di dollari che hanno finanziato la missione.

La missione di Curiosity durerà un anno marziano (pari a circa due anni terrestri) e il suo scopo sarà quello di trovare tracce di vita passata e presente, e valutare se il pianeta potrà in futuro ospitare le attività umane.

(apro una parentesi: se gli americani stanno già pensando allo sbarco su Marte in pianta stabile, forse sanno qualcosa che noi non sappiamo. C’è il petrolio nel sottosuolo marziano? Ci sono davvero i fascisti di Guzzanti, sul Pianeta Rosso? E ancora, il pianeta è “rosso” perché comunista? Noi di Voyager pensiamo di sì [op. cit.]).

Curiosity, in ogni caso, non è la prima sonda inviata su Marte: ci furono nel 2004 anche Spirit e Opportunity. Quando sento parlare di tutte queste sonde ripenso sempre a un meraviglioso fumetto di XKCD, alla solitudine nel vuoto cosmico, alla voglia e all’impossibilità di tornare a casa.

Comunque vada, la missione di Curiosity è uno dei punti più alti del genio umano: il solo pensare a quello che succederà, che sta succedendo, mi fa venire i brividi di gioia (ho appena scoperto che esistono).

Mentre aspettiamo la conquista del Pianeta Rosso, guardate il video ufficiale della NASA in cui si spiegano le varie fasi di atterraggio di Curiosity e i famosi “sette minuti di terrore”. E se avrete i brividi anche voi, non dite che non vi avevo avvisato.

Immagine anteprima YouTube

 

* Non sono un ingegnere della NASA perché ovviamente io da piccolo, come tutti, volevo fare l’astronauta.

 

 

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Scritto da Giovanni Argento Pubblicato il 2 agosto 2012

 

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3 Commenti »

  • Pepito Sbazzeguti dice:

    sbarcato!!

    • Zarathustra dice:

      eheh, io ho seguito la diretta dal JPL, veramente impressionante…

  • I miliardi per andare su Marte, e la fame nel mondo | OMG! Science! dice:

    [...] giorno fa sono stati spesi 2,5 miliardi di dollari per portare Curiosity su Marte. Sono un sacco di soldi, e qualcuno si sta chiedendo se forse non [...]