un moLare di mastodonte, che pare possa alzare il moRale degli scienziati

Cosa ci fanno dei seni femminili in bocca a un mammut? Niente, direte voi. Io invece dico che ci fanno la storia dell’etimologia scientifica.

Circa 4 milioni di anni fa compariva sulla Terra un enorme animale con proboscide, che apparteneva al genere dei mammut, e alla famiglia dei Mammutidae (da non confondere con i mammuth, con l’h finale: questi sono della famiglia degli Elephantidae). Ecco, questo animale è noto anche come mastodonte: un nome poi diventato famosissimo, dato che “mastodontico” significa enorme, gigantesco. La parola è stata usata proprio per rappresentare la magnificenza, come è avvenuto nel caso del mastodonte dei Giovi, una particolare locomotiva a vapore doppia costruita per essere utilizzata “sul difficile tratto appenninico della nuova linea ferroviaria Torino-Genova, inaugurata nel 1853″.
I più acculturati sul fronte del groove/sludge metal, invece, conosceranno sicuramente i Mastodon, che certo non volevano identificarsi con un nome per scriccioli.

Eppure, se sapessero!
Avete mai sentito parlare di mastoplastica, ovvero dell’operazione di chirurgia plastica al seno? E di mastite, ovvero di infiammazione alla ghiandola mammaria? Ecco, quel ‘masto‘ con il quale iniziano entrambe le parole deriva dal greco mastòs, che significa “mammella”.

E chi di voi è ancora terrorizzato dal dentista, che i più sbarazzini chiamano odontoiatra? E il suo parente stretto che crea dentiere, l’odontotecnico? Ecco, questi due hanno la parola greca odys nel nome della loro professione. Che, sorprendentemente, significa “dente”.

Facciamo un piccolo riassunto: mastòs significa mammella, seno; odys significa dente. Mastodonte, quindi, si può interpretare come “dente da latte”. Un mammut gigantesco, un dinosauro enorme, un gruppo groove metal… denti da latte! Sembra quasi una presa in giro.

Come si è arrivati a inventare la parola “mastodonte”? Secondo il dizionario di etimo è il ”nome dato dal[lo scienziato] Cuvier ad un mammifero possibile, che si assomiglia all’elefante: così detto per i suoi denti molari che alla corona presentano certe protuberanze simili a mammelle”. La Wikipedia dice, dal canto suo, che ”il nome deriva dai loro molari di forma arrotondata che, visti di profilo, ricordano la forma del seno femminile”.

Ora, l’avete vista la foto. Davvero ci vedete un seno, su quei denti? O non sarà forse che, sulla falsariga di Linneo, l’ossessione maschile per le grazie femminili raggiunge delle vette incredibili, portando gli scienziati a vedere seni e prosperità persino in fiori e fossili?

E poi dicono che la scienza non è sexy… ;)

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