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Di vecchi pensionati e cantieri: l’effetto Dunning-Kruger

La cosa seccante di questo mondo è che gli imbecilli sono sicuri di sé, mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi. (Bertrand Russell)

Aveva capito bene Bertrand Russell, come anche Charles Darwin (“L’ignoranza genera sicurezza più della conoscenza”), William Shakespeare (“Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio”) e Socrate (“Certo sono più sapiente io di quest’uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo”).

Questa distorsione cognitiva, a causa della quale individui altamente incompetenti esperiscono una sensazione illusoria di superiorità, è stata oggetto di uno studio comportamentale, alla fine degli anni ’90, condotto da David Dunning e Justin Kruger della Cornell University.

Le ipotesi iniziali dello studio sono le seguenti. Messi davanti ad un compito, gli individui incompetenti:

a) tendono a sovrastimare il loro livello di preparazione – i pensionati annoiati con tanto di bicicletta al seguito (PActdBaS) credono di poter dare istruzioni agli operai di un cantiere;

b) non riconoscono l’abilità dei soggetti preparati – i PActdBaS osservano con aria di sufficienza gli operai del cantiere che, nonostante non seguano i suggerimenti gratuiti, riescono comunque a tirare su una casa;

c) non riconoscono la gravità della loro inadeguatezza – in seguito a velate minacce, i PActdBaS inforcano la bicicletta borbottando parole di biasimo per gli operai e ribadendo a sé stessi la procedura secondo loro corretta;

d) possono riconoscere il loro precedente fallimento in seguito ad un’adeguata preparazione – è però molto improbabile che un PActdBaS vada a seguire un corso di carpenteria, alimentando quindi la propria sicumera.

Per testare le loro ipotesi, Dunning e Kruger hanno sottoposto degli studenti universitari a quesiti di diverse discipline e hanno poi chiesto loro di autovalutarsi. Gli studenti con performance scarse hanno largamente sopravvalutato il loro punteggio, sia prima sia dopo essere messi davanti all’esito dell’esame. Gli studenti che invece hanno risposto correttamente sono riusciti a dare una stima corretta del loro voto; non solo: coloro che hanno trovato i test assolutamente affrontabili hanno (erroneamente) assunto che fosse così anche per gli altri candidati, sottovalutando quindi la loro competenza relativa.

Gli autori concludono lo studio con la seguente affermazione: “L’errore di valutazione da parte degli incompetenti origina da un giudizio errato su se stessi, laddove l’errore di valutazione da parte delle persone competenti origina da un giudizio errato sugli altri”.

Dunning e Kruger avrebbero avuto a disposizione un campione molto più numeroso sul quale lavorare, se avessero analizzato gli esiti delle prove preliminari al concorso del MIUR – una serie di test a risposta chiusa ai quali ci si poteva preparare online – come si evince dai commenti solidali a questo blog.

Le obiezioni più ricorrenti alle modalità del test evidenziano che:

a) molti di quelli che già insegnavano non hanno ritenuto necessario prepararsi prima del test (tendono a sovrastimare il loro livello di preparazione);

b) chi non ha passato il test reputa che “saper fare la Settimana Enigmistica” non significhi essere un buon insegnante (non riconoscono l’abilità dei soggetti preparati);

c) chi non ha passato il test ritiene che i test di logica siano inutili [si parlava della carenza dell’educazione scientifica] e non correlati alle doti didattiche di un individuo (non riconoscono la gravità della loro inadeguatezza).

Il punto d), possono riconoscere il loro precedente fallimento in seguito ad un’adeguata preparazione, resta in sospeso sino al prossimo concorso.

Insomma, gli inetti sono a tutti gli effetti incapaci di riconoscere le proprie mancanze: si tratta di una disabilità metacognitiva. Niente paura, però: la soluzione è a portata di mano dei più volenterosi (popolazione della sottocategoria: n.p.). Studiare.

 

Trivia: Dunning e Kruger hanno vinto il premio IgNobel per la psicologia nel 2000 con il loro studio intitolato “Unskilled and Unaware of It: How Difficulties in Recognizing One’s Own Incompetence Lead to Inflated Self-Assessments”. Potrei soffrire di effetto Dunning-Kruger a mia volta, ma secondo me l’attribuzione del premio IgNobel sminuisce le conclusioni dello studio, che io trovo piuttosto interessanti.

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Scritto da Sabrina Pubblicato il 29 aprile 2013

 

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6 Commenti »

  • Lara dice:

    Per fortuna, i commenti solidali a quel pianto di blog sono pochi, rispetto ai commenti di chi spella vivo sia l’autore del blog che chi solidarizza con lui :D

    • Sabrina dice:

      dici? io ne ho letti moltissimi, o forse mi sono solo rimasti più impressi -_-

      • Lara dice:

        Può darsi anche che il tipo ne abbia cancellati parecchi, ma quelli contrari (o proprio “cattivi”) erano tantissimi, molti di più di quelli solidali (che tra l’altro 3 volte su 4 erano di altri trombati come lui ;) )

  • Umberto dice:

    Una mia amica che fa l’insegnante ha partecipato a quel concorso. Pur avendo superato le prove di logica, le riteneva assolutamente inutili e ha condiviso il post di quello lì sul Fatto quotidiano.

    Continuo ancora oggi a dirle contro… XD

    Comunque manca la citazione più bella, di Euripide:
    “Parla da saggio ad un ignorante, e costui ti dirà che non hai senno.” – TRUE STORY!

    • Sabrina dice:

      Bella, grazie! non la conoscevo.

      Cosa insegna la tua amica? perché le riteneva inutili?

  • Umberto dice:

    Inglese. E infatti io le ho detto che un pò di esercizi di logica non hanno mai fatto male a nessuno.

    Peraltro, avendo posti limitati e potendo scegliere fra un numero sterminato di candidati, non vedo perchè non si debba scegliere quelli che sanno l’inglese e sono anche dotati di logica, piuttosto che quelli che sanno l’inglese e basta! Ahahah :-D