Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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martedì, marzo 29, 2005

Unioni omosessuali in Europa: Non male è?
Una breve rassegna degli Stati che hanno regolamentato le unioni omosessuali, in Europa e nel mondo. Con una mappa europea che evidenzia gli Stati che hanno permesso anche l'adozione.

Unioni civili e matrimoni gay in europa e nel mondo

Ma l'omofobia e' ancora legale in diversi paesi del mondo
I paesi del mondo che ancora oggi hanno leggi che puniscono l'omosessualità, dalla semplice detenzione alla pena di morte, alle punizioni corporali. Tra questi ultimi molti paesi musulmani.


Sempre più importante firmare la petizione per istituire nel 17 Maggio (giorno in cui l'OMS ha tolto l'omosessualità dall'elenco dei disturbi mentali), la giornata contro l'omofobia.


lunedì, marzo 28, 2005

Ebbene si..mi son beccato una piccola influenzina.
Non credo sia il mega uovo da 750gr di cioccolato, il colpevole... forse le passeggiate sotto la pioggia fatte ieri.. dagli zii..
Una piccola febbre... che oggi (primo giorno) non ha superato i 37.8°C, per ora..


mercoledì, marzo 23, 2005

Berlusconi ironizza sui gay
ARCIGAY: “ALTRO CHE SANTI: COL SUO GOVERNO C’È POCO DA RIDERE”



“Piuttosto che fare dell’ironia sui gay, Berlusconi farebbe bene ad occuparsi delle violazioni dei loro diritti” replica il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, alle parole del premier Silvio Berlusconi, che ieri sera, a Bruxelles aveva detto che in Italia i gay sono “santificati”.



“Nessun altro capo di governo europeo si permetterebbe una battuta del genere – continua Lo Giudice - e non a caso. Quella del presidente del Consiglio non può considerarsi solo una trascurabile leggerezza, dato che l’Italia politica di Berlusconi è uno dei più reazionari esempi di intolleranza anti-gay che la storia della Repubblica abbia mai vissuto”.



I ministri del governo non perdono occasione per insultare le persone omosessuali: “culattoni” scrive il ministro Mirko Tremaglia su carta intestata del ministero, “finocchi” gli fa eco il collega Roberto Calderoli, “immorali” filosofeggia l’ineffabile Rocco Buttiglione, che si è battuto per eliminare dalla nuova Costituzione europea, fortunatamente senza successo, il divieto di discriminazione basata sull’orientamento sessuale.



Ma oltre alle parole contano i fatti. L’Italia a differenza di tutti gli altri grandi paesi europei non si è ancora dotata di una legge a favore della parità di diritti delle persone omosessuali e per il riconoscimento e la tutela legale delle coppie dello stesso sesso. L’hanno fatto la Francia, la Germania, la Gran Bretagna, la Spagna, che, in attesa del matrimonio gay promosso dal governo Zapatero, riconosce già da anni le unioni civili in molte sue regioni. L’hanno fatto 13 paesi europei.

Viceversa la maggioranza di Berlusconi è riuscita ad approvare la prima legge, nella storia d’Italia, che discrimina espressamente le persone omosessuali.



“Né la destra liberale di Cavour né quella fascista di Mussolini avevano mai introdotto un principio discriminatorio antigay nell’ordinamento italiano – prosegue il presidente Arcigay -. L’ha fatto la destra illiberale e postfascista di Berlusconi e Tremaglia, con la legge contro la procreazione medicalmente assistita, che consente l’assistenza medica solo alle coppie di di sesso diverso.

“In questo paese di santi e veline il vicepresidente del Senato, Domenico Fisichella, licenzia il suo assistente perché ha partecipato ad una festa gay, il ministro della Salute Girolamo Sirchia cancella i fondi per la campagna anti-Aids rivolta alla popolazione omosessuale e quello all’Istruzione, Letizia Moratti, inonda le scuole italiane con un opuscoletto secondo cui l’omosessualità non esiste e il preservativo è inutile.

“Caro Berlusconi – conclude Lo Giudice – con Lei al governo per gay e lesbiche c’è veramente poco da ridere. Se ci faranno santi è perché dal 2001 il suo governo sta mettendo a dura prova la nostra pazienza, la santa virtù di Giobbe”.


martedì, marzo 22, 2005

L'On.Cortiana si conferma per l'unico attento conoscitore del mondo IT al governo... l'unico che segnala e si adopera per difendere l'interesse di una prularità, dei formati liberi di royalty e da una censura o esiti di pressioni di lobbi del mercato audio visivo. Insomma, difende proprio noi, che ogni tanto scarichiamo un mp3, o vogliamo che non si mettano sullo stesso piano il commercio di audio e video pirata, rispetto ad un'ascolto/visione privata, che magari ci permette di non pagare i salati biglietti per il cinema, per vedere una stupidata: piena solo di effetti speciali.., oppure comprare un CD per solo una canzone.
La mettano come vogliono, ma dopo l'avvento di Napster, nonostante le innumerevoli resistenze delle grandi Lobby, almeno esiste un mercato -legale- di audio associato ai singoli brani..
Ma c'è ancora molto da fare: perchè devo comprarmi Office (oppure alimentare più o meno direttamente il mercato nero), per compilare un modulo che scarisco dal sito del ministero delle entrate. Visto che esistono delle alternative, per permettere una ACCESSIBILITA' a tutti, più o meno abbienti, linux o Microsoft oriented.., perchè non usare questi formati?

Leggo da un sito: "Il progetto sperimentale di utilizzo nelle scuole di libri elettronici, puo' anche essere interessante, in relazione all'accesso a queste nuove tecnologie, ma l'idea paventata dal Ministero di appaltare senza gara questa sperimentazione alla Mondatori, e' semplicemente vergognosa. Le mezze smentite del Ministero sono inadeguate alla gravita' di quell'ipotesi ed e' necessario che il Ministro faccia chiarezza al piu' presto. Ho presentato un'interrogazione urgente al Ministro dell' Istruzione." Dichiara il sen. Cortiana, capogruppo dei Verdi in Commissione Istruzione del Senato. "
Si prospetta un'altra opportunità... ma volete scommettere che finirà come la falsa liberalizazzione delle telecomunicazioni? Volete vedere che alla fine Microsoft riuscirà a mettere le mani anche qui, spesso per semplice ignoranza dei parlamentari?


lunedì, marzo 21, 2005



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giovedì, marzo 17, 2005

“E ripercorrere anche la storia del movimento gay, che si è dato questo nome: come mai, da cosa è partito.”


"Mentre parlava, la osservavo e mi dicevo che non ero altro che un'estranea agli occhi di questa donna. Mi guarda ma non mi vede. Alla fine ha detto che detesta questa società per ciò che ha fatto alle "donne come me", che si odiano talmente da essere spinte ad apparire e comportarsi come uomini. Ho sentito il sangue affluirmi al volto, poi ho cominciato a dirle che le donne come me esistevano dall'alba dei tempi, da prima che ci fosse l'oppressione, e che allora quelle società le rispettavano."


"Pensavamo di aver vinto la guerra di liberazione quando adottammo la parola “gay”.

E di colpo spuntarono come funghi professori, dottori e avvocati a dettarci le regole per incontrarci e parlare.
Ci hanno mandate via, ci hanno fatto vergognare del nostro aspetto. Hanno detto che eravamo porci maschi sciovinisti, che eravamo il nemico. Ma erano cuori di donne quelli che hanno spezzato. Non è stato difficile mandarci via, ce ne siamo andate in silenzio."
da "Stone Butch Blues", di Leslie Feinberg

I Gay Pride altro non sono che la commemorazione di quanto accadde in quel non troppo lontano 27 giugno 1969


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martedì, marzo 15, 2005

Via libera a matrimoni omosessuali, in California.
Un giudice della Corte Superiore di San Francisco, California, ha emesso ieri una sentenza in cui stabilisce che la legge dello Stato che definisce il matrimonio soltanto come l'unione tra un uomo e una donna è incostituzionale. «Pare che non ci sia nessun motivo ragionevole per limitare il matrimonio in questo Stato alle coppie eterosessuali», si legge nella motivazione della sentenza del giudice Richard Kramer.
INCOSTITUZIONALE IL DIVIETO California, via libera ai matrimoni dei gay
Il «no» ai matrimoni tra persone dello stesso sesso è incostituzionale


lunedì, marzo 14, 2005

BELGIO: PROGETTO DI LEGGE PER INTRODURRE UNA "GIORNATA CONTRO L'OMOFOBIA"
Due parlamentari belgi presenteranno entro la fine del mese una proposta di legge per l'istituzione di una festa nazionale contro l'omofobia. Si tratta dei deputati Marie-Claire Lambert e el fiammingo Simonis del Partito Socialista. La giornata contro l'omofobia dovrebbe essere introdotta per denunciare le violenze fisiche e verbali di cui ancora molti gay soffrono.

La prima giornata nazionale contro l'omofobia dovrebbe cadere il prossimo 17 maggio 2005. Il 17 maggio e' stato prescelto perche' in quel giorno, nel 1990, l'omosessualita' e' stata cancellata dalla lista delle malattie mentali dall'Organizzazione Mondiale per la Sanita'. La proposta e' sostenuta dalle associazioni gay francofone. Fino ad oggi l'unico paese che celebra ufficialmente il 17 maggio e' il Canada.


martedì, marzo 08, 2005

Petizione per una giornata mondiale contro l'omofobia.
Per un riconoscimento internazionale di lesbiche, gay, bisessuali e trans, firma la petizione presso l'ILGA Europe.
Secondo un’opinione largamente diffusa, oggi l’omosessualità sarebbe più libera che mai: anzi, presente e visibile ovunque (per strada, sui giornali, in televisione, al cinema), essa sarebbe ormai del tutto accettata, il che sembra confermato dai passi avanti che sono stati fatti di recente, in vari paesi, per il riconoscimento legale delle coppie dello stesso sesso. Certo, ci vuole ancora qualche miglioria per eliminare le ultime discriminazioni, ma, tenuto conto dell’evoluzione delle mentalità, secondo alcuni sarebbe solo questione di tempo, il tempo di portare a termine un processo avviato ormai da decenni.

Per l’osservatore un po’ più attento, la situazione è globalmente ben diversa; e, in verità, il XX secolo è stato probabilmente uno dei periodi più violentemente omofobi della storia: deportazione nei campi di concentramento sotto il regime nazista, gulag in Unione Sovietica, ricatti e persecuzioni negli Stati Uniti all’epoca di McCarthy... Evidentemente, tutto ciò può sembrare molto lontano. Ma molto spesso le condizioni di esistenza nel mondo attuale sono ancora difficilissime. L’omosessualità è discriminata ovunque: in almeno ottanta stati gli atti omosessuali sono condannati dalla legge (Algeria, Senegal, Camerun, Etiopia, Libano, Giordania, Kuwait, Porto Rico, Nicaragua, Bosnia...); in molti paesi la condanna può essere superiore a dieci anni (Nigeria, Libia, Siria, India, Malesia, Giamaica...); talvolta la legge prevede l’ergastolo (Guyana, Uganda). E in una decina di nazioni può essere applicata la pena di morte (Afghanistan, Iran, Arabia Saudita...). Recentemente, in Africa, parecchi presidenti della repubblica hanno riaffermato brutalmente la volontà di lottare in prima persona contro questa «calamità» che sarebbe, secondo loro, «antiafricana». Le persecuzioni si moltiplicano anche in paesi dove l’omosessualità non è perseguibile penalmente. In Brasile, ad esempio, gli squadroni della morte e gli skinhead seminano il terrore: tra il 1998 e il 2000 sono stati contati ufficialmente 1960 omicidi ispirati da omofobia. In queste condizioni, sembra difficile pensare che la «tolleranza» stia guadagnando terreno. Al contrario, nella maggior parte di questi paesi l’omofobia sembra oggi più violenta che in passato. In generale, dunque, non si può certo dire che la situazione stia migliorando.

Ecco perché proponiamo questa Giornata Mondiale di Lotta all’Omofobia. Essa mira a coniugare azione e riflessione allo scopo di lottare contro ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale o all’identità di genere. Essa intende suscitare, sostenere e coordinare ogni iniziativa che possa contribuire all’eguaglianza dei cittadini in questo campo, sia de jure che de facto, in tutti i paesi in cui sarà possibile. L’organizzazione di una giornata di lotta contro l’omofobia in ogni singolo paese ci permetterà di iscrivere le nostre lotte in una prospettiva di solidarietà con tutte le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans (LGBT) del mondo intero. Ma si tratta anche di iscrivere le nostre lotte in un movimento più generale di difesa dei diritti umani. Negli ultimi decenni sono state condotte in tutto il mondo numerose azioni del genere, spesso con notevole successo. La nostra iniziativa si colloca in questa linea: vogliamo rafforzare le esperienze già avviate e dare maggiore visibilità ai tentativi futuri, e ci appelliamo alle istanze nazionali e internazionali affinché iscrivano questa Giornata nell’Agenda Ufficiale, sul modello della Giornata Mondiale delle Donne o della Giornata Mondiale di Lotta all’Aids. Il riconoscimento ufficiale della Giornata equivarrebbe così a un impegno esplicito della comunità internazionale, che si è già mobilitata contro numerose altre forme di discriminazione e di violenza sociale, ma non ancora su questi temi. Questa sarà l’occasione.

Testo di Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie (Paris, Presses Universitaires de France, 2003). Se sostenete questa iniziativa, e volete che la Giornata di Lotta all’Omofobia sia iscritta ufficialmente nel calendario nazionale e internazionale, potete firmare e far firmare questa petizione.


lunedì, marzo 07, 2005

“Non credo di essere migliore di un omosessuale, perche’ anch’io sono un peccatore… molto probabilmente peggiore di gran parte degli omosessuali”.


Rocco Buttiglione



In attesa di sapere che tipo di responsabilita' verra' ascritta ai militari americani che hanno sparato 300 colpi contro l'auto che portava Giuliana Sgrena all'aeroporto, Fuoridalcoro ricorda l'inflessibile giudizio del tribunale militare statunitense nei confronti dei responsabili (i 4 signori qui sopra) della bravata (20 morti) del Cermis. Assolti.


venerdì, marzo 04, 2005



giovedì, marzo 03, 2005

IL 'VOTO GAY' REGIONE PER REGIONE
Ecco i risultati del sondaggio elettorale di Gay.it. La sinistra trionfa in Toscana, Campania e Lazio, ma è punita in Emilia e Umbria. Voti gay decisivi in Puglia, Veneto e Piemonte.


ZEUS News - Risorse on line sui referendum
I siti per conoscere meglio le varie posizioni che si confrontano nei referendum sulla legge sulla fecondazione assistita.


martedì, marzo 01, 2005

Notre Dame, la protesta gay contro il libro del pontefice
Quindi qualcuno reagisce...