Diario personale di un piccolo scienziato pazzo
 
Riccardo - atreliu pazzo
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venerdì, aprile 30, 2004

Cresce tra gli italiani la comprensione e la consapevolezza che l'omosessualita' e' una forma d'amore come un'altra.
Lo sottolinea l'ultima indagine dell'Eurispes dalla quale risulta che la meta' dei nostri connazionali (49,2%) e' convinto che amare una persona dello stesso sesso sia solo una questione di scelta personale. La ricerca, presentata nel corso del convegno "Diritti gay: privilegi o diritti umani?" che ha approfondito il ruolo della politica e delle istituzioni sui diritti delle persone omosessuali e transessuali, illumina pero' un altro dato significativo: il 32,8% degli intervistati (duemila cittadini rappresentativi della intera popolazione) afferma di poter tollerare l'omosessualita' purche' non praticata; il 10,3% del campione Eurispes considera l'omosessualita' immorale, mentre quasi otto italiani su cento (7,7%) rifiuta di pronunciarsi sulla domanda. Fra le donne l'accettazione dell'omosessualita' risulta piu' diffusa che non fra i maschi: 55,1% delle intervistate pensa che sia una forma di amore come un'altra contro il 43,1% degli uomini. Anche la percentuale di chi giudica immorale l'essere omosessuale e' lievemente piu' alta fra i maschi (12,1% contro l'8,5% delle donne). L'eta' del campione dimostra una variabile significativa: la percentuale degli "accoglienti" cresce con l'abbassarsi dell'eta', e' piu' alta nel nord-est e piu' bassa al centro Italia e corrisponde ad un piu' elevato titolo di studio. Una delle variabili piu' significative e' costituita dall'area politica di riferimento: una nettissima maggioranza degli intervistati di sinistra (69,3%) considera l'omosessualita' una scelta d'amore non diversa dall'eterosessualita', contro il 38% degli elettori di centro-destra. E soltanto il 4,2% degli intervistati di sinistra considera l'omosessualita' immorale contro il 17,2% degli elettori di destra. Invitati a considerare le proprie reazioni di fronte alla scoperta di un figlio o una figlia omosessuale, la netta maggioranza (59,9%) sostiene che avrebbe una reazione sostanzialmente positiva, dopo un primo moto di sorpresa; il 9,1% tollererebbe a patto di non parlarne mai piu', mentre l'8,6% non accetterebbe in alcun modo la scelta del figlio. Quanto alla possibilita' per le coppie omosessuali di unirsi in matrimonio e di adottare i bambini, un italiano su due (51,6%) ritiene che sia un diritto di tutti sposarsi con rito civile mentre il 41,7% e' contrario. Per l'adozione pero' e' un altro discorso: il 63,4% del campione si dichiara contrario contro un 27% di favorevoli. Gli omosessuali in Italia, tra gay, lesbiche e transessuali, calcola l'Eurispes, sono oltre cinque milioni ed e' molto alta fra loro la percentuale di coloro che, nati al sud, si sono trasferiti al nord dove e' piu' facile vivere la propria condizione senza nascondersi. Fra i parenti, gli omosessuali scelgono soprattutto sorelle e fratelli quali confidenti ai quali rivelare la propria omosessualita' che e' comunque fonte di angoscia e di grandi difficolta' esistenziali: quasi un terzo (32%) degli omosessuali maschi e quasi un quarto (24%) delle donne avrebbero pensato al suicidio e il 6% dichiara di averlo tentato almeno una volta. Nonostante la maggiore tolleranza, la violenza contro gli omosessuali e' ancora una realta': tra il 1990 e il 2003 gli omicidi di omosessuali sono stati ben 119 e in tutti i casi all'origine c'e' una cultura omofoba di odio e disprezzo.


Un paio di link di articoli che sto leggendo..
- un po' di recensione e riflessione sui film del festival di Torino.
- e un articolo che aldilà della veridicità, sulla diffusione della cultura skinhead tra omosex, mi fa intuire una certa complessità ad un fenomeno che non è solament associato a teste calde filo naziste..


giovedì, aprile 29, 2004

Dopo tutti le approvazioni per il consenso a difendere la risoluzione brasiliana, la prossima sessione annuale edl UNCHR, un numero di stati hanno fatto uno statuto pubblico in supporto alla risoluzione sull'orientamento sessuale:
- Europe: 14 members dell'Unione europea, con l'esclusione di Italia + Repubblica Ceca, Slovenia, Estonia e Lituania

- New Zealand, Canada

Altri statuti al UN by NGOs.


martedì, aprile 27, 2004

Settimana scorsa, ho visto al Collettivo Omosessuale Bicocca, Stonewall..
Un film che porta molti elementi di riflessione.
Uno che ho sentito molto è: quanto siamo disposti per avere un maggior riconoscimento?
Gli esempi sono numerosi, nel recente PACS ad esempio lo si è proposto come patto ambivalente per le coppie omosessuali e non: così da rendere più digeribile una proposta non esclusivamente atta a regolare il rapporto tra coppie gay, ma più in generale...
O ancora, leggendo un articolo segnalato su Livingston, potremmo sfruttare certe caratteristiche che ci rendono molto appetibili dal punto di vista del marketing (tecnofili, con budget e vacanze maggiori, maggior propensioni ad attività culturali)..
Dunque quanto vogliamo 'svenderci' per essere riconosciuti?
Naturalmente a priori si direbbe che la cosa è piuttosot triste, nonchè scorretta perchè si sovrappongono questioni di diritti civili, con convenienze economiche, sociali etc..
Tuttavia.. si potrebbe scendere a compromessi, per poi cercare di avere più parola in campo per far crescere e finalmente parificare istituzionalmente e non l'omosessuale all'eterosessuale.
Nel film, ad esempio, si parlava di una manifestazione, e di come tutti dovevano essere vestiti elegantemente, senza estroversità.. quindi, con in parte falsità e forzature.. ma tutto per dare una buona impressione.. per renderci meno 'alieni con antennine'.. per renderci più digeribili e gestibili dal sistema...
Voi che ne pensate??


Mai provato a cercare su Google "incapace" con l'opzione Mi sento fortunato?
Vi aspetta una sorpresona... =)
Evviva il PiTuPi


lunedì, aprile 26, 2004

Gamba ferita..
La ferita a causa del rompi: mio fratello!


Anna Frank
Una foto di Anna Frank

Disponibile un video in cui Anna Frank osserva da un balcone i preparativi per il matrimonio di uno dei suoi vicini ed è ritratta con sua madre in una bella giornata di sole.
Siamo nel '41, nei giorni felici, prima che lei e la sua famiglia vivesse la terribile esperienza dell'occupazione nazista.


domenica, aprile 25, 2004

Berlusconi operaio...Una giovane operaia russa ha respinto le effusioni di Berlusconi e poi gli ha negato anche un bacio. E' accaduto mercoledì durante la visita del presidente del Consiglio al nuovo stabilimento della Merloni a Lipetsk, quattrocento chilometri a sud di Mosca. L'episodio, avvenuto sotto gli occhi sbigottiti del presidente Putin, è stato rivelato ieri in prima pagina dai giornali russi, che lo hanno definito "una ridicola gaffe". Era sfuggito alla stampa internazionale: mentre i due leader passeggiavano lungo la catena di montaggio, i giornalisti erano già in attesa nella sala della conferenza stampa ufficiale. Tutti eccetto uno, l'inviato dell'autorevole Kommersant. Secondo il lungo racconto pubblicato ieri, Berlusconi e Putin camminavano nei reparti della nuova fabbrica di frigoriferi. La scena è stata filmata anche da alcune tivù. "Il premier italiano era particolarmente attivo - scrive il notista al seguito del Cremlino - ed era chiaro che aveva un obbiettivo. Era evidente che non sarebbe stato contento se non fosse riuscito ad avvicinarsi ad un gruppo di operaie". Ottenuto lo scopo, Berlusconi si è rivolto a Putin e gli ha sussurrato che voleva "scegliere e baciare la lavoratrice più brava e più bella".

Da Repubblica.it, attraverso Le fate


Distribuzione del rancio in un gruppo di partigiani nelle valli bergamasche Gruppo di partigiani
Partigiani
Donne combattenti Partigian
25 Aprile 1945 - 25 Aprile 2004
Sono passati dalla liberazione nazifascista dell'Italia 59 anni.
Ho cercato immagini, suoni, racconti di quegli anni, in particolar modo della lotta compiuta da giovani, donne, vecchi, persino suore, tutti uniti nonostante la violenza, contro il regime di quegli anni.
Tutto a inizio dalla dichiarazione di guerra fatta da Mussolini (audio).
25 luglio 1943
In seguito al primo colloquio avuto con Galeazzo Ciano, gli eventi portano alla nomina del generale Vittorio Ambrosio a capo di Stato Maggiore e a quella di Sorice a sottosegretario del Ministero della Guerra. Tali nomine, soprattutto la prima, avranno una importanza fondamentale per gli eventi futuri. Le discussioni mi permettono di conoscere Ciano, guadagnarmi la sua simpatia e iniziare a sostenere la candidatura di Ambrosio. Il generale Carboni mi aiuta in maniera eccezionale. Fin dal primo incontro, Ciano cambia lentamente la sua opinione su Ambrosio e, alla fine, si decide a parlarne con Mussolini.
Il Duce non ha una gran opinione di Ambrosio. Tuttavia, l'odio di Ciano per il generale Cavallero (capo di Stato Maggiore fino all'inizio del 1943, ndr), la persistente malafede di quest'ultimo e la perdita della Libia obbligano Mussolini a rimuoverlo. Ciano, che ha una sua lista di candidati, prende in considerazione per qualche tempo il nome di Ambrosio. Quest'ultimo, su mia insistenza, va a trovarlo ogni tanto e, con la sua solita franchezza, sparla del Duce. Anche Ciano odia il suocero. Forse aspira già a succedergli e ascolta volentieri le parole di Ambrosio. Conoscendo la rettitudine e la modestia di Ambrosio, Ciano pensa di potersi fidare del generale. Per questo motivo egli sostiene la nomina di Ambrosio a capo di Stato Maggiore. In sintonia con me, dietro le quinte, Sorice si lavora la cerchia di Claretta Petacci. Tuttavia, ritengo che non riscuota molto successo, giacché altri elementi hanno più possibilità di persuaderla.

Da "diario del generale Giuseppe Castellano"
In questo periodo, ci si fa forza anche grazie a canti ed ancora canzoni.
Una resistenza articolata, numerosi sono i paesi che ricordano i gruppi partigiani che partivano dal proprio paese: Milano, Pinerolo, Piacenza, Toscana, tutti uniti, tutto sullo stesso livello, fino ad arrivare alla Liberazione.
Ecco Radio cronaca diretta, della Liberazione di Firenze (audio)



Chi lo avrebbe mai detto...
Eppure a Paderno Dugnano, una volta riconosciuto nella Brianza per l'Euromercato, e/o l'EuroArredi (vi ricordate la pubblicità di diversi anni fa?), ora diventerà 'famoso' per un altro grosso centro commerciale: è nato da poco, il più grande Porno Shop d'Italia!
Vi assicuro che non siamo tutti maledettamente attacati al corpo, noi padernesi.. Ma credo che ci sarà una buona affluenza da parte di tutta la brianza... si sà, il sesso è un affare molto lucroso..


giovedì, aprile 22, 2004

Ma vogliamo parlarne di questo??
Violenze e minacce devono essere "reiterate": passa un emendamento della Lega e si scatena la bagarre
"Una volta sola si può..."


Approvato emendamento presentato da Ds e Verdi
Dopo lo stop sulle discoteche, il governo va di nuovo sotto alla Camera dei deputati. Durante le votazioni del decreto Urbani (contrasto alla pirateria audiovisiva e sostegno finanziario a cinema e spettacolo) è stato infatti approvato un emendamento di Verdi e Ds sul quale l'esecutivo aveva espresso parere contrario.
Il provvedimento è stato poi approvato, e ora passerà all'esame del Senato. Ma sopprime l'obbligo per "i prestatori di servizi della società dell'informazione che siano venuti a conoscenza della presenza di contenuti idonei ad integrare le violazioni commesse per via telematica" a "informarne con immediatezza il Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno o l'autorità giudiziaria".
Da Repubblica.it

Tuttavia è passata praticamente sotto silenzio una piccola sostanziale modifica alle attuali normative sul diritto d'autore. Che si può ridurre, sostanzialmente, al fatto che con la modifica introdotta all'articolo 171-ter l'uso illecito del file sharing può tradursi in una responsabilità penale a carico dell'utente, con sanzioni che comprendono anche carcere tra 6 mesi e 3 anni.
Di seguito una maggiore analisi della modifica dell'articolo.
Il demonio si nasconde nei dettagli e la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Entrambe le affermazioni ben si adattano a quanto sta avvenendo. Vediamo perché.

La Commissione cultura della Camera dei Deputati ha licenziato il testo della legge di conversione del decreto Urbani sulla "pirateria" e la contestuale sovvenzione ad un cinema in evidente crisi, quello nostrano. L'iter è proseguito con l'approvazione da parte del plenum della Camera. Avevo già commentato le novità, assai poco rilevanti invero, contenute nel provvedimento. Ora vale la pena di commentare il lavoro degli onorevoli commissari.

Il decreto ha sollevato notevoli perplessità, di cui Punto Informatico ha fornito costantemente notizia. Chi scrive ritiene che molte di tali perplessità, rispetto al testo in vigore, siano prive di solido fondamento. Sta di fatto che la commissione ha notevolmente modificato il testo dell'art. 1, quello dedicato alla repressione di chi "ruba un'emozione".

L'originario apparato sanzionatorio è sparito, lasciando spazio a modifiche, passate quasi inosservate, all'art. 171-ter della legge sul diritto d'autore.

L'articolo in questione copre l'abusiva duplicazione di opere protette diverse dal software: se compiuta per uso non personale ed a fini di lucro la condotta è sanzionata con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Il comma 2 del testo del decreto, come emendato dalla commissione e approvato dalla Camera, sostituisce la locuzione a fini di lucro con quella per trarne profitto. Il comma 3 introduce, sempre all'art. 171-ter, la lettera "a-bis)" che sanziona con la medesima pena chi, per trarne profitto, comunica al pubblico, immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un'opera dell'ingegno protetta dal diritto d'autore o parte di essa.

Sebbene questa seconda modifica possa apparire pleonastica, le lettere a) e b) paiono già includere questa ipotesi, la prima è invece di notevole rilevanza.

Per dirla con la Corte di Cassazione, sostituire al dolo specifico del "fine di lucro" quello del "fine di trarne profitto", comporta un'accezione piú vasta, che non richiede necessariamente una finalità direttamente patrimoniale, ed amplia pertanto i confini della responsabilità dell'autore (Cass., sez. III, 25-06-2001).

Come ebbe a dire ad esempio il Tribunale di Torino, il fine di lucro non può intendersi come comprendente anche il semplice risparmio di costi, ma deve limitarsi all'immediato incremento patrimoniale, che non è ravvisabile qualora la duplicazione sia avvenuta a fini personali (T. Torino, 13-07-2000).

Le cose stanno però diversamente nel caso del profitto: esso è infatti integrato dal risparmio del costo di acquisto, può essere facilmente argomentato.

Si tratta di una novità che modifica in profondità un'importante disposizione penale della normativa sul diritto d'autore, novità la cui portata non è facilmente valutabile a priori.

Possiamo però tentare di analizzare un caso concreto per comprendere l'eventuale operare del nuovo assetto normativo. Io scarico un brano musicale con un software per l'accesso alla rete eDonkey. Scelgo questo network di condivisione dei file, assai diffuso nel nostro paese, per via del fatto che, mentre in alcuni network chi scarica può esimersi dal condividere, in esso, qualora si operi un download, nel mentre questo procede le porzioni del file già scaricato sono poste automaticamente in condivisione senza che l'utente possa disabilitare questa funzionalità.
Ora, sto scaricando per uso personale? Direi di no, dal momento che pongo in condivisione anche per l'altrui uso ciò che scarico. Sto scaricando per trarne profitto? Se il profitto è integrato dal risparmio del costo di acquisto, direi di si.

Rispetto al testo in vigore, che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria qualora manchi il dolo di lucro – il che significa, ad esempio, che gli atti di accertamento della violazione non possano includere la perquisizione del domicilio privato (art. 13 L. 689/1981) – ora la condivisione di file contenenti opere protette può integrare una fattispecie di reato assai piú grave di quella prevista nella versione originaria, e mai pubblicata, del DL Urbani. In questa, infatti, il file-sharing veniva inserito al primo comma dell'art. 171 della legge sul diritto d'autore, il quale prevede sanzioni penali pecuniarie (una multa), ma non la reclusione.

E poco importa che la condotta di chi si limiti a scaricare, senza porre in condivisione opere protette, non rientri nelle disposizioni in esame: è noto come un sistema di file-sharing in questo modo non possa funzionare...

Dicevo che le conseguenze di un'eventuale approvazione del testo uscito dalla Camera non sono facilmente prevedibili. Le modifiche analizzate, a mio parere, avranno quanto meno l'effetto di rendere ancor piú incerta la normativa risultante ed allargheranno a dismisura il potere discrezionale dei magistrati.

Il rischio concreto è che emerga una giurisprudenza che consideri reato l'attività di centinaia di migliaia di adolescenti i quali, com'è noto, utilizzano sistemi di condivisione dei file non certo per guadagnarci, e, forse, nemmeno per risparmiare: rimane infatti da dimostrare che chi scarichi opere protette, in mancanza di tale possibilità, sarebbe disposto ad acquistarle, magari al prezzo a cui esse sono attualmente vendute.

Parlare di furto delle emozioni ha quindi il solo scopo di utilizzare un argomento evocativo, quanto privo di ogni riferimento alla realtà, al fine di estirpare un comportamento improntato alla condivisione del sapere e del piacere intellettuale, comportamento surrettiziamente ritenuto causa di tutti i mali di un'industria. Rimane il fatto che, se tali norme divenissero legge dello Stato, il furto potrebbe infine essere punito come merita, eliminando l'ipocrisia che contraddistingue il decreto attualmente vigente.

Nel mentre scrivo apprendo che il governo è stato battuto alla Camera, che ha approvato un emendamento soppressivo del comma 7 del decreto, relativo alle supposte attività di sorveglianza degli ISP. Come già scrissi, la norma era inutile ed inutile è la sua sopressione.
Nessuno ha presentato emendamenti che incidano sulle norme analizzate, le quali maggiormente avrebbero dovuto preoccupare chi sia attento alle libertà, digitali o reali che siano, ed alla certezza del diritto.

Andrea Rossato
(andrea.rossato AT ing.unitn.it)

Nota: La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua integralità sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta.


L'altra sera ho visto "Un film parlato":
Un film diviso in due parte: nella prima un viaggio storico nella cultura del mediterraneo da Marsiglia a Napoli ad Atene a Costantinopoli (Instabul). Nella seconda parte del film, il tema è quello della comunicazione. Quest'ultima nel primo tempo è monodirezionale: dalla madre professoressa di storia, alla curiosa figlia (circa 10 anni). Nel secondo tempo la comunicazione avviene ad un tavolo risorante in una nave da crocera (la stessa che ci accompagna in tutto il Mediterraneo), con tre donne affermate nei loro paesi e il comandante della nave. Conversazione che avviene in perfetta comprensione seppure ognuno dei partecipanti parla nella loro lingua di origine: il francese, l'italiano, il greco e l'inglese per il comandante; per lingua intendo però non solo lingua ufficiale del paese di origine, ma anche una cultura e i motivi interiori di ciascuna di loro: il cinismo, la malinconia, la saggezza. Conversazione non sempre svillupata in un discorso continuo e omogeneo, quanto piuttosto diversi tra loro, uno per ciascuno.
A questo tavolo alla fine viene anche invitata la protagonista del primo tempo, la quale interrompe la magia della comprensione totale, e ci si deve quindi spostare su una lingua ufficiale quale l'inglese, per poter comunicare.
La regia del film è particolare, piuttosto statica, lascia che siano gli attori ad entrare in scena, piuttosto che seguirli; inoltre ci offre nel primo tempo una serie di "cartoline forzate" su alcuni particolari nelle scenografie, ma anche in dettagli meno scenografici, appunto, che risultano un po'... forzati.. eccessivi, secondo me, quasi fastidiosi..
Nella recitazione si fa notare per NON bravura, Stefania Sandrelli (una convinzione che si è fatta piuttosto forte con il film "Hijos - figli").


mercoledì, aprile 21, 2004

[Scritto subito dopo sceso dalla metropolita, questa sera, sul mio taccuino oramai sempre con me]
Mi fa sorridere l'assoluta lascività con cui il compagno di fronte a me si lascia andare.
Ha una persona di fiancoa a se, tutta abbarbicata sul sostegno di metallo alla fine dei 4 posti dispobili. Ma nonostante la presenza di una persona così estranea e così vicina, è completamente abbandonato alla stanchezza.
Le mani affondate nelle tasche della leggera giacca color panna, le gambe molli ma rese statuarie dentro a quei larghi jeans, e con i piedi ancastonati l'uno sull'altro. La testa clina indietro, appoggiata al vetro del finestino.
Ed io che prima ne studio la fisionomia del viso, e poi ad assorverlo nel complesso.
Carnagione scura tra il marocchino e l'indiano, il gioco delle ombre sulle palpebre abbassate, leggermente lucide e le zone più scure negli incavi. Il naso, a causa della luce diretta sul viso, non è ben evidenziato, le labbra morbide e grosse non ben delineate, che ogni tanto si schiudono tanto è rilassato, ed altre volte in cui un guizza della punta della chiara lingua risalta in contasto con lo scuro delle labbra.
E i capelli.. capelli lunghi, ricci, vaporosi introno al viso, a nascondere le orecchie, a nascondersi dietro le sue spalle.
Era divertente osservarlo mentre addormentandosi sempre più tendeva a scivolare verso il basso, e con la testa ora verso il vicino, oramai a disagio, ed ora dall'altra parte verso la fine vuota della carrozza.
All'arrivo di una fermata si desta, controlla il percorso, e risprofonda in questo caldo lago di sonno..


martedì, aprile 20, 2004

Secondo indiscrezioni (comunque non ufficiali) Google starebbe preparando un proprio OS

Ebbene sì. Dopo il mega motore e servizi annessi e connessi, il Gigabyte di posta sottoforma di Webmail, Google potrebbe stupire tutti e rendere disponibile un proprio sistema operativo.

A quanto pare, il team di ricerca di Google starebbe lavorando su un nuovo sistema che dovrebbe girare sul grande cluster a disposizione della società. Ovviamente il condizionale è e resta d'obbligo.

Maggiori informazioni su kottke.org e topix.net.


lunedì, aprile 19, 2004

Mi è scivolata la vista fino a queste trasformazioni fatte da Michal Macku Gellage sui corpi nudi, una visione anche stordente..
Ed un altra gallery più fine, e tutto giocata su luci e ombre curve del corpo.


sabato, aprile 17, 2004

Premesso che è condannabile ogni forma di violenza..
Vi segnalo questa interessante ricerca sul lavoro degli ostaggi italiani in Iraq.
La cosa che stupisce e che abbiamo tra le mani uno strumento formidabile, Internet, ma pochi lo usano davvero..


Il mio desktop attuale..

Bastian nel mondo di Fantasia della Storia Infinita

Per scaricare in risoluzione 1024x768, clicca col destro e Salva con Nome..


giovedì, aprile 15, 2004

Carmine, Armando e Leonardo, ma anche Roberto, Davide, Walter e Alberto... un totale di formano/formiamo il KOB: Kollettivo Omosessuali Bicocca.
Un motivo nato dall'esigenza di essere un punto di confronto aperto a tutte e alle proposte di tutti.
Nato dopo la morte e le avversità del pecedente gruppo (Kontario), ha avuto supporto, interesse e aiuto da parte dell'uni e di alcuni giornali (Corriere della Sera), radio (Radio Popolare) e TV (Gay.tv).
Un gruppo neo-formato che ha come prima iniziativa un rassegna di film con i quali si cerca di scardinare dei normali concetti come quello della famiglia (con la passata proiezione del film "Il viaggio di Felix"), per confrontarsi più criticamente.

Il prossimo film proiettato il 21 Aprile, sarà Stonewall: un film del 1994, nominato nei GLAAD Media Award del 1997 e vincitore degli Audience Award nel London Film Festival ('95) e al San Francisco International Lesbian & Gay Film Festival('96).
Il film descrive la prima forma di ribellione ad un oppressione alla fine del Giugno 1969 nei locali del Greenwich Village, e ricordato nella manifestazione GayPride.


Questa sera sono stato al COG. Sono arrivato presto, circa le 19.15.
Dopo aver salutato Domenico, ho aiutato a portare su luci e cavi per la serata "teatrale", poi ho aiutato a sistemare le sedie e poi ancora ho dato una mano per la cena: maccheroni con sugo ai funghi, e torta di spinaci.
Dopo un caffè che non veniva più su, sono arrivati anche Luca e Gianni, e tutti quanti insiame siamo andati a seguire questo spettacolo..
Si è trattato, in realtà, di una narrazione delle storie di tre persone che avevano nella resistenza e lotta contro il fascismo negli anni '43-'45, l'unica cosa in comune.
Un argomento sempre toccante, ancor più per qualche testimonianza della vita di quel periodo.
Tuttavia, l'attore aveva sempre bisogno di un suppoto con cui andare avanti con la recitazione, ed i modi di recitare sembravano un po' copiati dal mitico Paolini (memorabile nella narrazione del dramma del Vaiont).
Il tempo di una sigaretta (non mia, ovviamente) e come un moderno Cenerentolo che perde la carrozza (l'ultimo autobus), allo scoccare delle 23.20 sono corso verso il mio mezzo di ritorno a casa..


martedì, aprile 13, 2004

  Tanti se..
     Tanti ma..
La certezza è poca,
          la Paura è tanta!

Il sogno ed il desiderio, contro una paura autodistruttiva.

Paura fitta, che non fa vedere se siamo distanti pochi centimentri o chilometri dal raggiungimento del nostro obbiettivo.
E chi si distrugge per amore chi per cose non fatte, mentre la fiducia in sè perde vigore, sembrando incapaci.
Tutta colpa della
Paura..


sabato, aprile 10, 2004

Forse avete intuito dal nome sono un po fissato con la storia infinita (guardate la versione vecchia del sito)
L'altra notte durante la navigazione ho trovato questo sito molto ricco, anche di filmati ed audio durante le riprese del film! [peccato sia in polacco...]

Ma son rimasto colpito ancor di più nel vedere i cambiamenti nei protagonisti di quel memorabile film
La Principessa de La Storia Infinita? Ecco come è cresciuta... (è una ballerina.. )

E come è ben cresciuto Atreiu???
un'altra foto.. ed una foto meno recente..
Forse (se è lui), questa è la più recente: febbraio!!

Infine per Bastian..
Ho trovato questo, ed un'ultima foto (sgranata).


Sono forse queste le cose che si devono temere di più...
Cercare di far entrare nella testa della gente un certo tipo di cultura, di idea.. dei concetti che non sono rispecchianti della realtà e discriminanti.
Ora non so come la pensate voi sull'influenzabilità delle persone.. ma i pubblicitari sanno bene come e quali corde toccare.. quali valori, colori, idee associare ai prodotti.
Dunque attenzione a questi segnali di egemonica violenza dall'alto...
Al sito http://www.welfare.gov.it/Video/famigliaspotadsl256.htm possiamo rivedere lo spot che la Tv pubblica (quella pagata col canone di tutti) sta mandando in onda in orari di massimo ascolto.

"La Costituzione italiana riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio", con questa frase si apre la pubblicità familista del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali col chiaro intento di discriminare tutti gli altri nucvlei familiari che, per esclusione, vengono definiti non "naturali" e queindi non passibili di riconoscimenti e tutele.

Le immagini sembrano rubate direttamente agli zuccherosi spot della Barilla, famiglia felice e festante, bambini che nuotano nell'acqua sorridenti, mamme incinte, scene da un matrimonio con lancio di riso e la conclusione di una bambina che ci guarda mentre sale le scale tenuta per mano da genitori (si suppone).

Il familismo discriminatorio del Governo e del Ministero del Welfare è noto, va dall'esclusione di Marzio Barbagli e Chiara Saraceno dall'Osservatorio per la Famiglia perchè hanno osato studiare le coppie gay ai finanziamenti per i mutui prima casa per le giovani coppie di sana e robusta costituzione eterosessuale che si impegnao a sposarsi entro sei mesi dal versamento statale dell'obolo istigante al matrimonio stesso.

Le immagini dello spot sono incredibilemnte prese da un'iconografia della famiglia americana degli anni 50 e non a caso: la concezione della famiglia del Ministro Maroni (che nel '94 si disse d'accordo col matrimonio gay) e del Governo è vecchia di oltre 30 anni e non ha nulla a che fare con la modernità. E' il sintomo di una visione arcaica degli individui e dei rapporti di relazione tra le persone. Una operazione ideologica e nostalgica con un chiaro sapore propagandistico ed elettoralistico. Uno spot elettorale pagato con i soldi di tutti attraverso la tv pubblica che dovrebbe essere al di sopra delle parti.

Il messaggio è chiaro: esiste un unico modello familiare ed è quello voluto da santa romana chiesa cattolica apostolica. Il nostro Governo è un fedele esecutore dell'agenda politica vaticana. Sarebbe carino se i lettori e tutte le persone che rifiutano la discriminazione protestassero e spedissero e mail al Ministro Maroni alla e mail contact_center@dipartimentoaffarisociali.it


venerdì, aprile 09, 2004

Da quest'anno nei programmi delle medie, è stato tolta "la legge sull'evoluzione di Darwin", mentre vengono inserite materie come il cucito, il ricamo (ritoniamo al medioevo..?Magari anche prima di Galileo Galilei...)
Un attacco alla cultura scientidica, in un paese che già "soffre" di classicismo (anacronismo?), ed una cultura che non riesce a farci brillare in campo internazionale.
Probabilmente la cultura è influenzata dalla presenza di una istituzione che per principio (si direbbe), anacronistica e retrogrado, la Chiesa; ma anche da certe idee politiche conservatrici...
Si assiste, insomma ad una diseducazione alle matieri scientifiche, che già soffrono di un grande difficoltà, a favore di mille credenze popolari, quali oroscopi, maghi e cure miracolose..
Una riflessione fatta anche da Donatello de Filippis

Volendo osservare i mutamenti nel campo dell'istruzione universitaria, prima delle discusse riforme indicate dal ministro Moratti, si è assistito alla trasformazione dal vecchio al nuovo ordinamento, con la riformulazione della durata universitaria in 3+2 anni per molti corsi.
Secondo la mia personale esperienza, nel vecchio ordinamento si aveva una educazione pesante organica e particolareggiata.
Il risultato era he molti studenti avevano difficoltà a seguire un approccio così teorico, ma anche imponente. Tuttavia le persone formate avevano una cultura di base molto salda, e una migliore comprensione dei meccanismi e dei concetti di base.
Con la passata riforma si hanno molte più materie, affrontate in un modo veloce e superficiale. Avendo così lungo gli anni di formazione, numerose ripetizioni e sovrapposizioni di programma tra le varie materie.
Il risultato in questo caso sarà la produzione di un elevato numero di tecnici, che non sapranno ragionare però con un approccio più teorico: soltanto alcune, sul campo, o in innumerevoli tardivi corsi post-laurea, potranno acquisire una mentalità più organica.


martedì, aprile 06, 2004

Siamo al Consiglio Europeo di Bruxelles. I leader europei sono appena arrivati a palazzo Justus Lypsisus, sede del summit. Berlusconi è seduto a un tavolo, ha la testa china, e si vede in bella mostra la calvizie che il premier nasconde accuratamente - quando può - alle telecamere. All'improvviso ecco la mano misteriosa. Quella del premier lussemburghese Jean Claude Junker, si scoprirà più avanti. Gli tira tre pacche sulla testa. Una dopo l'altra. Mica tanto piano. Berlusconi è stupefatto, poi visibilmente irritato. Ma è impossibile descrivere la sua reazione.
- Ecco il video -


lunedì, aprile 05, 2004

Ieri sera è stata partorita una serata tra amici.
Una buona serata, ma per arrivarci ho sudato un po'.. Mi pareva da una parte, un non voler dire un "no", per la paura che io la prendessi come un rifiuto a priori (tutto sommato, correttamente..), e quindi la necessità di accettare l'invito.
Tuttavia c'era anche poca chiarezza, percui non avevo idea di come e quando organizzarmi..
Io ero sinceramente in una situazione di stress... dal momento che non sapevo bene quanto stavo insistendo (forse troppo?) per vedersi, o meno..
Alle 20.30 circa, ho mandato un sms dicendo che non era obbligatorio se ci si vedeva quella domenica, si sarebbe potuta farla anche quella dopo.. bastava che lo si dicesse, e non che rimanessi con il fiato corto per tutta la giornata non sapendo se uscire nel pomeriggio nella sera, o restare a casa a guardare un film insieme.
Non si aveva vogli di parlarne, ma ho voluto esplicitarlo con il protagonista, perchè tuttosommato, fosse chiaro che non è un dramma (.. anche se l'avrei vissuto come tale, in realtà..), se si sarebbe rimandato alla domenica sucessiva. Ed il protagonista, ha minimizzato, dicendo che era un'occasione per vedersi, e che quindi andava bene cos'.
Va bhò... non ci sono problemi...
Sono arrivati alle 22.15 a casa, ci si è guardati un ottimo "Tutto su mia madre" (una scelta che sicuramente sarebbe andata bene a me), e a mezzanotte, con qualche breve chiacchera e battuta, che ha disteso le situazioni ci si è salutati.

Mah.. non so, è un periodo che sono un po' disorientato... e un po' sensibile...


domenica, aprile 04, 2004

In ricordo del mio passato ga ginnasta.. Un giochino complicato, ma divertente..