mercoledì, dicembre 28, 2005
Falso bilancio depenalizzato: così Berlusconi si è auto assolto
Berlusconi è «entrato in politica» nel 1994. Da allora il suo impero finanziario e imprenditoriale è stato oggetto di diverse inchieste giudiziarie. Ecco le più importanti.
All Iberian 1 - La Fininvest è accusata di aver trasferito fondi neri per l’illecito finanziamento di partiti, tra il 1991 e il 1995, alla società off-shore All Iberian. Nel giugno 1998 Berlusconi viene giudicato colpevole, e condannato a due anni e 4 mesi di reclusione. Nel 2000, in appello, grazie ad attenuanti generiche il reato cade in prescrizione.
Fininvest 1 - L’imputazione è l’aver corrotto in diverse occasioni, tra il 1989 e il 1993, diversi ufficiali della Guardia di Finanza. La vicenda riguarda in particolare la finanziaria mediolanum e la casa editrice Mondadori. Nel maggio 2000 Berlusconi viene condannato a due anni e nove mesi di reclusione. Nel maggio 2000, in appello, viene assolto in due dei tre casi, nel terzo il reato cade per prescrizione grazie alle attenuanti generiche. Dunque viene prosciolto da tutte e tre le accuse.
Fininvest 2 - Insieme ad altri, Berlusconi viene accusato di aver costituito fondi neri presso la Fininvest, tra il 1989 e il 1996, per oltre un miliardo di dollari. Grazie alla legge votata dal governo Berlusconi, l’accusa cade: il giudice ha decretato il non luogo a procedere per decorrenza dei termini.
Medusa - L’accusa è falso in bilancio nell’acquisto della casa di produzione cinematografica Medusa. Nel 1997 Berlusconi è giudicato colpevole e condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, ma la condanna viene annullata per un provvedimento amnistiale approvata nel 1990 per casi di questo tipo. Nel 2000, in appello, arriva l’assoluzione.
Lentini - Berlusconi è accusato di falso in bilancio per l’acquisto nel 1992 del calciatore Gianluigi Lentini da parte del Milan. Grazie alle nuove norme sulla prescrizione introdotte dal governo Berlusconi, il giudice lo manda assolto nel novembre 2002.
Sme - L’accusa è nota: corruzione di giudici perché fosse impedita la vendita del colosso Sme a De Benedetti da parte dell’Iri. Il processo per Berlusconi è stato sospeso grazie alla legge che concede l’immunità alle massime cariche dello stato, mentre è proseguito per i suoi coimputati. Nel novembre 2003 i giudici hanno condannato uno dei legali di Berlusconi, Previti, per aver versato un’ingente somma a un magistrato così da ottenerne l’appoggio. A Previti sono stati inflitti 5 anni di reclusione, al giudice Squillante otto, quattro all’avvocato Pacifico, assoluzione per il giudice Verde, prescrizione per i figli di Squillante. Condanna confermata in appello (all’inizio di dicembre) per Previti, ridotta a sette la condanna di Squillante.
La posizione di Berlusconi era stata stralciata, il processo d’appello non è ancora stato fissato.
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l'Unità online.
lunedì, dicembre 26, 2005
sabato, dicembre 17, 2005
venerdì, dicembre 09, 2005
Crocifisso nei luoghi pubblici
Chiesta la sospensione dalle funzioni ed avviato un procedimento disciplinare contro il giudice di Camerino Luigi Tosti che si rifiuta di tenere le udienze a causa del crocifissoNotare che Anche la Francia si è mossa per un appello (meglio che ci pensino i francesi... perchè qui in Italia, stiamo freschi... maggior info infondo al post)
Dopo la condanna a sette mesi di reclusione con l'interdizione dai pubblici uffici per un anno, inflitta dal Tribunale dell'Aquila il 18 novembre scorso, la Procura Generale presso la Corte di Cassazione ha promosso contro il giudice di Camerino Luigi Tosti, che si rifiuta di tenere le udienze perché l'amministrazione non lo autorizza ad esporre la menorà ebraica a fianco del crocifisso o, in subordine, a rimuovere il simbolo dei cattolici, dapprima un procedimento disciplinare e, poi, la procedura di "sospensione dalle funzioni" e dallo stipendio. L'Avvocato Generale Antonio Siniscalchi e il Procuratore Generale Francesco Favara motivano la richiesta di sospensione dalle funzioni col fatto che “il dott. Tosti, da oltre sei mesi, persiste nel ritenersi legittimato a sottrarsi ai propri doveri di ufficio -che scaturiscono da un rapporto di impiego sorto e tuttora in corso per sua libera determinazione- per un preteso inadempimento da parte dello Stato che continua a non rimuovere dalle aule di udienza il crocifisso, simbolo della religione cattolica che è a lui estranea. I motivi addotti per sottrarsi all'obbligo della prestazione non possono giustificare -a prescindere dallo loro fondatezza o meno- il protratto e ancora attuale inadempimento, così come non lo potrebbe una qualsiasi altra ragione eventualmente legittima con riferimento a posizioni o comportamenti dello Stato in ordine a diverse altre apprezzabili problematiche (partecipazione ad atti di guerra, provvedimenti razziali ecc.) che, comunque, restano estranee agli obblighi derivanti da un rapporto di impiego. La vicenda ha determinato e determina grave disservizio in una struttura giudiziaria di ridotte dimensioni qual'è il Tribunale di Camerino e, per la sua assoluta singolarità, sconcerto e disorientamento nella opinione pubblica; con menomazione del prestigio dell'Ordine Giudiziario cui occorre por termine, tanto più che il dott. Tosti pretende di rimanere fermo nel proprio atteggiamento con il rifiuto di riprendere il proprio lavoro anche in aula di udienza priva di qualsiasi simbolo religioso. L'atteggiamento di sfida nei confronti delle istituzioni esige un provvedimento che valga a far cessare la incresciosa situazione, le cui conseguenze ricadono anche sui cittadini che chiedono giustizia”. La richiesta di sospensione dalle funzioni sarà discussa e decisa dalla Sezione Disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura il prossimo 16 dicembre.
La Francia si è mobilitata contro la condanna del giudice italiano.Firma l’
appello a difesa e sostegno del giudice Luigi Tosti e del diritto di non discriminazione di tutti i cittadini:
http://brightsfrance.free.fr/tosti.htm
Presidio per Mehmet Tarhan - obiettore totale, e gay
Appuntamenti:
ore 15-15.30 presso il C.I.G. preparazione materiali
ore 16.30 partenza dal C.I.G.
ore 17.00 in Via Larga, 19 - sotto il consolato turco!
ore 19.00
Presidio per Mehmet Tarhan anarchico gay obiettore di coscienza 'totale' che in Turchia è stato condannato a quattro anni di prigione. Nel carcere militare è stato picchiato e
torturato da guardie e detenuti omofobici.
Chiediamo:
* La fine della tortura mentale e fisica di Mehmet Tarhan, la sua immediata liberazione e il suo congedo immediato dall'esercito;
* Il riconoscimento dei diritti degli obiettori di coscienza da parte della Turchia;
* L'abolizione della definizione dei militari turchi dell'omosessualità come malattia, che richiede una visita anale (leggasi violenza sessuale) e "prove" visive.
giovedì, dicembre 08, 2005
Emilio Giuliana, in consiglio comunale a Trento nelle liste di AN, vice presidente della commissione pari opportunità del Comune, in occasione della discussione sulla istituzione del registro delle unioni di fatto ha dichiarato “l’omosessualità è una patologia; approvare oggi le unioni di fatto significa domani approvare la pedofilia”.
A sette giorni di distanza Emilio Giuliana, aprendo il rosario contro gli aborti tenuto nel cimitero di Trento da don Ugolino Giugni, esponente del gruppo cattolico Sacra Famiglia, ha dichiarato ulteriormente “se il frutto del concepimento è un essere umano (…) allora la donna è un assassina inconsapevole, anche se sono i mandanti da condannare”.
Alla successiva riunione del consiglio comunale, una parte di cittadinanza formata dalle organizzazioni gay e lesbiche locali, collettivi di donne, attivisti di movimento e studenti, è intervenuta chiedendo al sindaco di Trento Alberto Pacher, sostenuto da un maggioranza di centro sinistra, di prendere posizione in merito alle
dichiarazioni del consigliere Giuliana; il sindaco ha riferisto di non sentirsi di stigmatizzare un'opinione espressa in ambito istituzionale
Pur nel rispetto della libertà di espressione noi crediamo che tali dichiarazioni,a ffermate in un contesto istituzionale e ancor più da chi riveste una carica istituzionale volta alla rimozione di barriere discriminatorie, costituiscano un pericoloso segnale che fomenta odio e discriminazione.
Inoltre crediamo che il contesto che ha permesso che tali affermazioni potessero rientrare nelle logiche democratiche evidenzi la povertà culturale di chi si limita ad accettare le regole del gioco, senza curarsi di entrare nel merito dei contenuti.
Non ci interessa contestare Giuliana in sé per sé.
Ci interessa stigmatizzare il connivente silenzio con cui parte del centro sinistra e parte della cultura trentina ha accolto tali dichiarazioni, in quanto dentro questo silenzio vediamo il formarsi di uno spazio culturale e politico atto alla sedimentazione di pratiche discriminatorie, che non favorisce lo sviluppo di una cultura sociale di convivenza civile e di rispetto di ogni libera espressione delle differenze.
Mi compro il figlio : storia di un’ordinaria adozione all’est
Una coppia romana racconta ad un quotidiano ciò che vivono gran parte delle coppie che si recano ad adottare bambini all’est, e ciò che tutti sanno da sempre diventa scandalo.
Ha suscitato sdegno l’articolo che racconta la trattativa per avere in adozione una bambina in Ucraina apparso sul Messaggero il 7 dicembre . Crudo racconto di una madre e di un padre adottivi , come altri 28.000 in Italia (tanti sono i genitori adottivi in coda per un bambino in questo momento da una stima certamente in difetto ) che narrano che cosa avviene, avveniva, e probabilmente avverrà, ogni qual volta ci si avvicina all’adozione internazionale.
Perché le Adozioni Internazionali si fanno in nazioni del terzo mondo, o dove la legalità è un termine sovente neppure conosciuto dai poveri disgraziati che vi nascono.
“ Per quale motivo questo articolo, abbia suscitato questa reazione non l’ho ancora capito” afferma Fucili Alessandro Maria , del Portale www.LoretoBambino.it , una vita spesa per proteggere minori in difficoltà “ questa prassi delle bustarelle è ancora la normalità anche in molti paesi del sud america, non solo dell’Est Europa”.
L’Adozione Internazionale ha molte volte registrato casi di illegalità, di compravendita di bambini e di adozioni clandestine, ma questa vicenda solleva un ben diverso aspetto: quello della consuetudine del malcostume della tangente nel percorso delle adozioni internazionali, con richieste e consegne di denaro sia all’estero che in Italia.
“Le richieste di regali o di modeste somme di denaro sono quotidiane quando sei all’estero” ci dice un avvocato , anche lui genitore adottivo “ e mensili qui in Italia. Ma tutti lo sanno ed avviene quasi alla luce del sole, senza troppe cerimonie”.
Le istituzioni italiane dovrebbero garantire controlli nelle transazioni, ma non hanno gli strumenti.
“Controlli ? E come possono farli se la CAI ( Commissione Adozioni Internazionali ) non ha neppure una banca dati che indichi il numero dell’iter di ogni coppia italiana, e l’intero suo percorso che dura al minimo 36 mesi? “ afferma Fucili “ E chi controlla all’estero l’operato degli Enti Autorizzati italiani se non ricevono controlli neppure in Italia? “
Un gran businnes, tra soldi ufficiali e cifre sottobanco, senza controlli incrociati e verifiche adeguate sia in Italia che all’estero.
“Noi abbiamo messo in campo la Proposta di Legge 4998/04 per riordinare, anzi creare da zero, anche il sistema di controllo delle Adozioni Internazionali “ continua Fucili di www.LoretoBambino.it “ Ma neanche a dirlo la PdL 4998/04 è insabbiata alla Commissione Giustizia della Camera”
Senza controlli , quello che veniva chiamato il far west delle adozioni non è affatto peggiore del sistema di compravendita che regna sovrano ora: sotto gli occhi di tutti.
E chi può, il figlio se lo compra.